Mobilità, politiche di vallata, sicurezza
Il cambiamento rapido della società, delle sue abitudini e i cambiamenti ambientali e climatici ci impongono di pensarci come una Vallata che parte da Faenza e raggiunge il passo della Colla. Tante le opportunità in tanti campi. Per attivare una vera politica di vallata è necessario avere rapporti stretti con le amministrazioni di Marradi e di Faenza ed essere volano per tante iniziative che portino la cittadinanza a pensarsi e identificarsi con la vallata. Sono molte le ricchezze presenti nella vallata del Lamone e che ci contraddistinguono: dalla linea ferroviaria (Faenza – Firenze) che raggiunge anche Ravenna, la strada provinciale, il Fiume Lamone e il suo bacino, la Vena del Gesso che costeggia per un tratto la valle, una rete di collaborazioni tra associazioni (unico gruppo scout Valdilamone), collaborazioni tra società sportive (Calcio), alcune iniziative naturalistiche e turistiche: il cammino di Dante, la ciclovia del Lamone, una sanità integrata tra le due Regioni. Oltre alle ricchezze presenti sono molti i problemi o le emergenze da risolvere in vallata: stessi problemi ambientali e di vulnerabilità del territorio e del paesaggio, grandi problemi di mobilità, di spopolamento e di denatalità.Tali problemi sono certamente figli anche di un’assurda divisione ormai obsoleta in due regioni (Emilia-Romagna e Toscana) e nella necessità di governare anche le frazioni presenti in altre vallate. È possibile e necessario sviluppare un modo di “pensare di vallata” e non campanilistica. Ripensarci come una sorta di città lineare con gli stessi problemi, ma anche con tante potenzialità. Una città lineare che ha anche rami su altre vallate (Marzeno, Zattaglia, Villa Vezzano). Certamente uno dei problemi più sentiti dagli abitanti delle frazioni è il tema della mobilità che comporta perdita di tempo, spese notevoli tra carburante e manutenzione dei mezzi e mancanza di sicurezza. Purtroppo l’alluvione ha peggiorato notevolmente la situazione già critica, che vede nel rallentamento della linea ferroviaria, nelle frane della Valletta e del tratto delle Pendici i punti più critici di attenzione.In questo scenario è fondamentale ripensare la mobilità agevolando le famiglie e gli abitanti negli spostamenti, perciò riteniamo necessarie le seguenti azioni.Intraprendere un serrato confronto con Trenitalia e RFI per il miglioramento del collegamento ferroviario (orari corse giornaliere, cura di stazioni e pertinenze, sale di aspetto, biglietterie automatiche). Migliorare la sicurezza stradale nelle provinciali e nelle vie ad alta percorrenza. In particolare una sinergica azione tra amministrazioni interessate (Faenza, Brisighella e Marradi), le province, le regioni ed RFI dovrebbe farsi carico di un progetto di fattibilità di ampio respiro che interessi l’asse viario Faenza - Marradi in ordine ai punti critici da attenzionare. Chiedere a RFI un progetto di fattibilità per l’eliminazione del passaggio a livello di San Ruffillo. Prioritario progettare e completare la realizzazione del collegamento ciclopedonale tra Brisighella e Fognano, fermo da anni, per garantire ai cittadini e in particolare ai nostri ragazzi un percorso in sicurezza fra Brisighella e la sua principale frazione, sicurezza che va garantita anche con passaggi pedonali illuminati e ben segnalati. Implementare la viabilità sicura con un sistema di pulmini che permetta in particolare ai giovani di raggiungere i luoghi di aggregazione e di attività collegando le frazioni più lontane anche nella valle del Marzeno e del Sintria. Lavorare in sinergia con la provincia per il miglioramento e l’adeguamento in sicurezza del collegamento fra Brisighella e la sua zona sportiva affinché i ragazzi possano divenire autonomi nei loro spostamenti. Favorire all’interno dell’Unione e in collaborazione col percorso già avviato da Terre del Lamone la nascita di progetto di fattibilità in ordine al miglioramento ed eliminazione dei punti critici che interessano il tratto viario fra Brisighella e Faenza e che preveda anche la progettazione di un percorso ciclopedonale fra la frazione di Errano e Brisighella, primo tassello di una ciclopedonale di vallata. Verificare con i produttori la possibilità di conferire la frutta nello stabilimento di Brisighella, anzichè Faenza, per alleggerire il traffico di trattori durante la stagione del raccolto, così come già accade in vendemmia per l’uva. La nostra valle ha bisogno di essere ripensata anche dal punto di vista estetico e del decoro. Uno dei punti per noi prioritari è la totale riprogettazione dell’illuminazione pubblica in centro e in tutte le frazioni che dovrà risolvere i problemi esistenti sia in chiave estetica che di sicurezza stradale.
È necessario valorizzare i luoghi storici e della memoria che caratterizzano l’arteria principale attraverso cartellonistica e adeguata segnalazione in maniera integrata. Sempre in ottica di decoro, è necessario prendere accordi con RFI per la riqualificazione e/o demolizione di tutti i caselli ferroviari ormai allo stato di ruderi.